Esiste un legame importante tra occlusione dentale e postura del corpo. L’occlusione dentale, infatti, determina la posizione della mandibola, posizione che, a sua volta, influisce sulla postura tramite le catene muscolari e tendinee che attraversano il nostro corpo. Se la mandibola assume una posizione non corretta per cause genetiche, traumatiche o per errate terapie odontoiatriche, possono contrarsi alcuni muscoli che, modificando la postura, generano problemi e dolori alla colonna vertebrale e, in particolare, alla zona cervicale. È intuitivo come la posizione del cranio, rispetto alla colonna vertebrale sia determinante nello sviluppo di patologie relative alla colonna stessa. Partendo dal presupposto che la posizione del cranio nello spazio è determinata dalla mandibola, possiamo affermare che esiste una connessione diretta tra postura mandibolare e postura cranio-vertebrale.
I sintomi maggiormente diffusi di quella che può essere definita sindrome cranio-cervico-mandibolare, sono le cefalee, i disturbi della vista e dell’equilibrio, la cervicalgia, il torcicollo, i disformismi della colonna vertebrale, non che dolori diffusi, le abitudini viziate è uno stato generale di malessere e sofferenza.
Detto ciò, è facile capire come sia fondamentale che si instauri necessariamente una collaborazione tra odontoiatra e osteopata, al fine di poter formulare una diagnosi precisa e intraprendere un percorso terapeutico sinergico. Il paziente che manifesta una patologia cervicale, lombo-sacrale, un’alterazione del bacino e/o degli arti inferiori, deve essere necessariamente inviato all’osservazione dell’odontoiatra, al fine di valutare lo stato dell’apparato stomatognatico, cioè di denti, muscoli, legamenti, articolazione temporo-mandibolare e frenuli boccali.
L’osteopatia ha un’importanza fondamentale per il paziente sottoposto a un trattamento ortodontico, in quanto può facilitare l’adattamento del corpo ai cambiamenti fissi o mobili, evitando l’insorgenza di sintomi dolorosi.
Anche in età neonatale e pediatrica sarebbe buona norma che i nostri piccoli venissero visitati in modo da poter “intercettare” eventuali anomalie, prima che si possano sviluppare eventi morbosi; in particolare devono essere verificati i frenuli labiali e il frenulo linguale (anche nei neonati, sui quali occorre intervenire precocemente), oltre ad anomalie dentali e/o dento-scheletriche. Chiaramente la valutazione sarà fatta sulla dentizione in essere.